Le migliori canzoni di Charlie Puth: da Attention a We Don’t Talk Anymore, i brani più belli del cantautore statunitense.
Anche se sforna successi dal 2015, a volte deve ancora spiegare chi è Charlie Puth, canticchiando una delle sue melodie o descrivendolo come “il ragazzo con il sopracciglio sexy“. L’artista, però, è molto più di un bel viso. Fa parte della generazione YouTube, dove le sue cover hanno attirato l’attenzione di Ellen DeGeneres (la quale, in seguito, gli ha offerto un contratto discografico). È anche un nerd della musica e un cantautore che si autoproduce. Inoltre, ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi dell’industria musicale, tra cui Wiz Khalifa, Pharrell e Selena Gomez.
Attention – Voicesnotes – 2018
Non appena inizia l’intro di chitarra di questa traccia, è chiaro che qualcosa sta per succedere. Abbastanza sicuro, Puth offre una voce ansimante all’ascoltatore, mettendo in scena un gioco del gatto e del topo, ricordando: “So che il vestito è karma, il rimpianto del profumo, mi ha fatto pensare a quando eri mia e ora sono tutto su di te, cosa ti aspetti? Ma stasera non verrai a casa con me“. Grazie al basso ronzante del ritornello e ai piccoli ritocchi durante l’intera canzone (dai campanacci alle sovrapposizioni vocali, ai riff di chitarra acustica) il suono varia, mentre Puth riconosce sentimenti disordinati: “Vuoi solo attenzione / non vuoi il mio cuore“. Il video:
See You Again – Most Wanted, Vol. 2 – 2015
Quando inizia la delicata introduzione al pianoforte di See You Again, si può praticamente sentire uno spillo cadere, sotto forma del testo dolce ma cupo del brano: “È stata una lunga giornata senza di te amico mio/ma ti racconterò tutto quando ti vedrò di nuovo“. Wiz Khalifa alza il ritmo della traccia. Come parte della colonna sonora di Fast and Furious 7, See You Again funge sia da tributo a Paul Walker che a uno dei defunti amici di Puth. Numero 1 ovunque nel 2015, questo è il successo che ha portato Puth sotto i riflettori. Il video:
How Long – Voicenotes – 2017
Affrontando le macerie del tradimento, il secondo singolo di Voicenotes è una jam influenzata dalla disco. Passando dalla riflessione sul proprio comportamento a quello adottato dalla persona con cui stava, Puth agita il testo attraverso un ritmo ondulato, aggiungendo una grancassa su ogni sillaba del testo principale per conferire maggiore dramma all’interpretazione, tra le varie accuse che volano e le spiegazioni che si fanno avanti nel testo. Il video:
We Don’t Talk Anymore – Nine Track Mind – 2016
Co-scritto con il suo frequente collaboratore e compositore, Jacob Kasher, il terzo singolo di Nine Track Mind è stato il tentativo di Puth di creare un singolo di rottura. Rilasciato nel 2016, utilizza linee di chitarra funky e la voce di Kehlani. L’atmosfera descritta è la seguente: si stai rilassando a una festa in piscina con gli amici quando passa la sua ex, di cui osserva tutti i movimenti dietro gli occhiali da sole. Il video: